la rivoluzione
In questa stagione difficile, dopo l'aggressione a berlusconi... dopo i continui attacchi al dissenso... dopo gli attacchi alla rete ed ai media non tradizionali... dopo i continui richiami all'amore ed alle condanne all'odio... mi sembra giusto postare questa canzone.
Lo so, è una canzone difficile... ancora più difficile proporla in questo particolare momento politico. Ma il suo ascolto è uno sforzo necessario: adesso più di prima... più che in momenti di calma più o meno apparente.
Inutile nascondercelo... l'aggressione di Tartaglia al premier è avvenuta e se è avvenuta c'è un motivo più profondo del semplice ed isolato gesto di un folle e per quanto possiamo rigettare il sangue e la violenza occorre riflettere su cosa significa questo segnale, da cosa deriva.
Vi invito ad ascoltarla profondamente e non fermarvi alle apparenze più esteriori, a non condannare l'istigazione alla violenza se siete lettori di destra, a non esaltare la rivoluzione comunista se siete di sinistra, perché questa canzone è l'esatto opposto di questi due pensieri... ed è per questo che va ascoltata con attenzione, perché ne vale sicuramente la pena.
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