il seme della pazzia: storia d'italia in un post
finisce la seconda guerra mondiale con un'italia a pezzi e affamata da ricostruire, la classe dirigente italiana si trova in uno straordinario stato di grazia (non per niente nel momento di
difficoltà sappiamo sempre dare il meglio) ci sono persone straordinarie... c'è la costituente e grandissimi industriali, ma non è tutto li: c'è tutto il popolo italiano "ignorante e contadino" che
in precedenza era stato sottomesso da uno stato fascista che faceva gli interessi di pochi, vede una straordinaria possibilità di riscatto e di avanzamento sociale ed economico e ci si butta a capofitto.
Gli Stati Uniti forniscono i primi aiuti d'emergenza (necessari) e poi continuerà con un aiuto non certo disinteressato (che forse sarebbe meglio non ci fosse stato) con lo scopo di arginare il comunismo dell'est.
La politica Italiana fa l'unica scelta sensata: la formazione del debito come investimento nel futuro del paese.
Uno stuolo di contadini si trasformano in uno stuolo di persone vogliose di avanzamento sociale ed economico... "contadino scarpe grosse e cervello fino" tanto per usare i luoghi comuni che tanto ti fanno incazzare... i grandi industriali sanno cogliere l'opportunità e costruiscono fabbriche anche con grande lungimiranza... il contadino ha le scarpe grosse, sa dare il massimo al lavoro, si fa un culo tanto per un salario modesto e le nostre industrie sono molto competitive.
Il contadino però ha anche esperienze reali di povertà e se gli manca l'istruzione non gli manca il cervello fino... quello che guadagna non lo spreca, spende ciò che gli serve ed il resto lo risparmia.
Lo stato Italiano forma il proprio debito con il proprio popolo e lo investe in infrastrutture (strade, ferrovie, ospedali, università ecc.) riuscendo a fare quello che dovrebbe fare uno stato: investire nel futuro.
La crescita industriale in Italia in questo senso è stato frutto di una straordinaria congiuntura di grandi industriali e grandi uomini politici.
Ad un certo punto però tutto cambia (o niente cambia se vuoi) e il "debito investimento per il futuro" diventa "debito per il consenso"... invece di tirare un po le fila e cercare di rimettere a posto i conti, probabilmente spinti anche da un alleato timoroso, i nostri politici iniziano a usare il debito come metodo per ottenere il consenso: gli enti pubblici iniziano a riempirsi di amici e conoscenti, la mafia viene lasciata prosperare in quanto grande fonte di voti, l'evasione fiscale viene tollerata per non rischiare l'impopolarità.
Capisci però che le cose cominciano a funzionar male... i nostri funzionari non sono più scelti per meriti effettivi ma per meriti di consenso, per nepotismo ecc. in questo modo il dipendente pubblico non ha più interesse a lavorare per la collettività ma per se stesso o al più per chi l'ha messo li.
Da li alla gestione del "debito come incentivazione degli interessi personali" il passo è breve... si fa man bassa degli aiuti per il meridione, inizia la pratica delle mazzette e delle tangenti... ogni occasione è buona per dilapidare il patrimonio pubblico (quello reale e quello virtuale del debito) e redistribuirlo con modalità discutibili a poche persone.
La gestione del patrimonio pubblico sfugge così ad ogni controllo e ad ogni logica, così il piccolo dipendente pubblico che "spende alla cazzo di cane" i soldi pubblici per comprare cose inutili o costose o che si appropria di piccole cose per interessi personali viene tollerato perché questi avallerà poi i grandi sprechi ed i grandi furti dei loro diretti superiori e così via.
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