MOTORE AD ARIA COMPRESSA - NOVITA'

Riguardo al motore ad aria compressa dell'ing. Di Pietro, sul quale ho fatto diversi post in passato, ( ancora sull'aria compressa, controvento) vi segnalo questa interessante intervista (in inglese purtroppo) esplicativa delle reali possibilità di questo motore rotativo.

Riporto qualche passo significativo, per quanto si tratti di affermazioni chiaramente di parte:

Il nostro motore fornisce una grande coppia ad un numero basso di giri, rendimenti molto alti, bassa rumorosità in una frazione del peso di un motore tradizionale. E' più economico da produrre e migliore da un punto di vista ambientale, necessita di meno materiale ed energia per essere prodotto.
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Per quanto il nostro motore sia un sesto delle dimensioni di un motore a pistoni, esso produce più potenza di un motore a pistoni con una quantità considerevole minore di energia, anche guardando i nostri vecchi test condotti dall'università di Monaco su una versione preliminare del motore nel 2002, usava solo 770 litri per cavallo vapore confrontati con gli 896 del motore a pistoni. Ad oggi abbiamo enormemente affinato la nostra tecnologia ed i nostri modelli matematico-scientifici dicono che il nostro nuovo motore potrebbe essere almeno quattro volte più efficiente della concorrenza.
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Il motore può avere dimensioni scalabili e sarà costruito da vari materiali specifici per ogni uso, ad esempio, fibra di carbonio o altre plastiche oltre il più diffuso acciaio inossidabile per uso marino. Il nostro motore potrebbe dare il meglio su nuove generazioni di veicoli che potrebbero essere più leggeri in quanto non ci sarebbe la necessità di costruire strutture più pesanti per sostenere pesanti motori. Questa riduzione nel peso del motore e l'eliminazione di molti altri componenti inutili, si traduce in efficienza energetica e vantaggi economici.

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Abbiamo studiato mercati di applicazione per 2,5 miliardi di dollari ogni anno, in ambiti che vanno dalle miniere, al petrolchimico e farmaceutico. C'è anche la possibilità di usarlo come generatore elettrico usandolo in alternativa alle turbine con pale eoliche, solare termico o idroelettrico

riporto ora la parte più interessante dell'intervista:

BLANCH (intervistatore): Allora, da dove viene l'energia per comprimere l'aria per il vostro motore?
DI PIETRO (intervistato): Attualmente l'aria viene compressa bruciando combustibili fossili, ma si può ottenere anche usando l'energia eolica, solare e idroelettrica.
BLANCH: Nei vostri test che velocità avete ottenuto con il veicolo?
DI PIETRO: Abbiamo raggiunto 70 km/h, ma è possibile raggiungere qualsiasi velocità ed ottenere qualsiasi potenza, è solo una questione di pressione...
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BLANCH: Che autonomia di percorso avete ottenuto e con che tipo di serbatoio per l'aria?
DI PIETRO: Con serbatoi di 200 litri ad una pressione di 350 atmosfere, con accumulazione termica di 850°C (????) alla velocità di 70 km/h usando l'auto leggera di fabbricazione italiana, abbiamo un'autonomia di circa 300 km.
BLANCH: In passato si è detto che i motori ad aria compressa non possono avvicinarsi in efficienza ai motori che usano combustibili (fossili), per via dell'energia usata per comprimere aria, è un'affermazione valida ancora oggi?
DI PIETRO: Tutti sappiamo che se parliamo di un motore che usa il combustibile, una quantità incredibile di energia è persa sotto forma di calore. Il motore a combustione interna, è molto inefficiente in se. È evidente che l'aria compressa è un contenitore di energia meno densa che la benzina, ma la nostra tecnologia non produce inquinamento nell'uso finale ed ha una grande efficienza nella trasformazione finale. Inoltre, la tecnologia "di Engineair" ci permetterà di produrre una nuova generazione dei veicoli; veicoli senza componenti pesanti inutili. Con l'energia che attualmente usiamo attualmente per condurre un autoveicolo, in avvenire potremmo condurne molti di più se usiamo la tecnologia "di Engineair". Per rispondere alla vostra domanda, faremo assorbire il calore nuovamente dentro il sistema in quanto l'aria che si espande espansione nel cilindro rende il motore molto, molto freddo ed il sistema intero sarà come una spugna assorbi-calore dall'atmosfera.
BLANCH: Qual'è la vostra risposta, Angelo, alla critica che l'aria compressa richiede più energia per essere prodotta di quella che essa genera?
ANGELO DI PIETRO: Sì, non possiamo fare delle eccezioni alle leggi della termodinamica. Ma è lo stesso con tutte le altre fonti altro a meno che la natura abbia fornito l'energia per noi, come la benzina, il carbone o il gas. Ma possiamo usare la natura per comprimere l'aria con il vento, il sole e l'acqua.
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Chiaramente ci sono aspetti nella tecnologia dell'aria compressa che non possiamo ignorare, quali il fatto che l'aria compressa è un veicolo di energia che necessita di trasformazione e quindi di perdite di energie per la trasformazione.
Oltre ciò il fatto che l'aria compressa è un veicolo di energia a bassa densità rispetto ai combustibili, ha evidenti effetti su velocità e autonomie dei veicoli.
Di Pietro nell'intervista poi non cita i problemi derivanti dall'eccessivo raffreddamento del motore derivante da decompressioni così brusche (da 350 a 1 atmosfere) problemi che hanno segnato la vita del predecessore Eolo, rendendolo di fatto inutilizzabile in quanto si congelava dopo pochi minuti di funzionamento.

La verità, come sempre, sta nel mezzo: il motore di Di Pietro ha un'efficienza molto maggiore di un motore a pistoni ed un peso enormemente inferiore.
Tutti questi sembrano dati incontrovertibili e sono indice di buone prospettive: un motore tanto efficiente può trovare campi di applicazione in moltissimi campi, come dice Di Pietro anche in sostituzione delle turbine in impianti idroelettrici o solari termodinamici.

L'utilizzo in applicazioni per la mobilità sono ancora da affinare, però in casi particolari come auto per le città o altre applicazioni specifiche che non necessitano di grandi velocità o autonomie.

Secondo il mio punto di vista il motore ha molte potenzialità, pur non essendo la panacea ai nostri problemi energetici, potrebbe dare un contributo ad una mobilità cittadina più efficiente, sempre se legata all'utilizzo di auto leggere.

links:

http://archinauti.blogspot.com/2007/04/ancora-sullaria-compressa.html

http://archinauti.blogspot.com/2007/04/controvento.html

http://www.abc.net.au/ra/innovations/stories/s1919749.htm

Commenti

Anonimo ha detto…
si, però questi motori li promettono sempre e non li si vede mai dal vivo, li mettessero almeno sui taglia erbe o nelle macchinine telecomandate, almeno la gente potrebbe toccarli e studiarli.
Io li vedrei bene sperimentati su questa automobile:
http://www.autoblog.it/tag/open+source

sul sito ufficiale non ci ho capito molto, ma è molto interessante.
Archinauta ha detto…
Questi motori sono sperimentati ed usati da anni nel mercato coperto di melbourne.

puoi vedere aquesta ed altre applicazioni qui:

http://www.engineair.com.au/development.htm

http://www.engineair.com.au/applications.htm
Anonimo ha detto…
si, ho visto i link, ma, almeno dall'esterno, l'impressione è la stessa di quando si vedevano le macchine md (eolo), avevano fatto anche un servizio sul tg2, tutti ne erano entusiasti, Negre aveva ricevuto un'onorificenza al quirinale, io non vedevo l'ora di prenotarmi per averne una, poi più niente, spariti nel nulla.
Dopo moltissimo tempo, video, notizie di appalti vinti in sud america, si viene a sapere che avevano problemi con formazione di ghiaccio nel motore. Ma allora tutte le notizie date prima erano false?
Depressione.
Ora quest'altro progetto è entusiasmante, ma prima di rientusiasmarmi vorrei vedere qualcosa di concreto.
Naturalmente viva i motori ad aria, ma non ad aria fritta ;) (come quello di eolo).
e poi, non sarebbe possibile rilasciarli sotto qualche licenza tipo creative? mah! :)
Archinauta ha detto…
Va detto che mentre Eolo faceva proclami senzazionalistici, vantando autonomie di percorrenza inverosimili e altre amenità, l'ing. di Pietro almeno da cifre abbastanza verosimili.

Secondo me, come sempre, la verità sta nel mezzo.

Vedremo come Di Pietro saprà sfruttare il vantaggio di un motore realmente competitivo come resa pur limitato dalle caratteristiche dell'aria compressa come veicolo di energia.
Anonimo ha detto…
forse non tutti sanno che il sig Di Pietro è un nostro connazionale. le sue origini sono campane della provincia di Avellino per l'esatteza. Quello che voglio dire che seguendo un po’ lo svilupparsi di questo progetto, ho notato che in altri paesi europei si è parlato di questa invenzione sia su emittenti radio che televisive con interviste trasmesse direttamente con l’ing. Di Pietro ma in Italia mai visto.
Conosco di persona Angelo è vi posso assicurare che il suo interesse, in questo progetto, è solo per cercare di sostituire i veicoli tradizionali per diminuire l’inquinamento, essendo lui un naturalista convinto. Non sarà facile ma l’impegno è al massimo, e da quando ha iniziato a lavorarci sono stati fatti grossi passi. Concludo con un augurio per l'ing.Di Pietro per la sua invenzione, e spero di vederlo in Italia al più presto ( anche in TV )
Anonimo ha detto…
Siamo un azienda interessata al progetto, gradiremo un colloquio con l' ing. Di Pietro.

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