OPS ! OVVERO: Mi hanno venduto un nuovo buco del culo e non lo sapevo


La tecnologia del WiFi si stà velocemente diffondendo, niente di male direte voi.... e invece.

Il problema è che in un mondo "user friendly" questa tecnologia ci viene sbolognata senza un minimo avvertimento, senza un programma di installazione degno di questo nome che ci chieda come passaggio irrinunciabile di inserire una ca..o di password.

Libero addirittura ci fa un bellissimo regalo, ed il suo router ce lo fornisce (o almeno ce lo forniva... a me il mio Zyxel è arrivato così) già bello che attivo nelle sue funzionalità WiFi, così uno manco deve preoccuparsi di attivarlo o configurarlo.

BEI PEZZI DI M...A !!!! (ops... mi è scappato)

In un mondo dove il PC è ormai diventato un semplice elettrodomestico, dove ormai un PC in casa ce l'hanno quasi tutti non è difficile immaginare cosa può succedere se si fa un regalino del genere ad uno digiuno di informatica.

Mi succede che qualche settimana fa, portando il mio portatile in ufficio ed accendendolo mi accorgo che questi si collega ad internet.... il problema è che non avevo collegato l'ethernet e che nel mio ufficio non c'è WiFi.
Vengo così a sapere che l'ufficio sopra il mio mi fornisce gratuitamente l'accesso grazie ad un router WiFi... carino, dovrei ringraziarli.

Se non che, capito su risorse di rete e vedo un bel "server HP"... ? La mano è più veloce della mente... ci clicco sopra e.... MAGIA.... Ho accesso al disco C: del server (stupidamente condiviso) ed a tutti i dati dell'ufficio.

CAZZO !!!!!!!

Mi rendo conto e chiudo tutto.

Tanto per esemplificare... una rete del genere mi permetterebbe senza alcun problema di copiargli l'intero HD, scovargli le password o i numeri delle carte di credito e poi formattargli il tutto provocandogli dei danni inimmaginabili.

A parte la colpevole inconsapevolezza di chi gestisce rete ed hardware a questi imbranati, a che cavolo serve tutto la sicurezza che gli OS cercano di metterci a disposizione, quando un produttore hardware pur di venderci un router o un provider internet pur di venderci un servizio e risparmiarsi qualche telefonata al CALL CENTER (vi immaginate quelli che telefonano per sapere come configurare la rete ?, una telefonata di assistenza costa) mettono potenzialmente i loro clienti più deboli in una situazione del genere?

Potrei continuare, ma ogni ulteriore commento che mi viene in mente è superfluo.

saluti

Commenti

Kas ha detto…
Ciao, vedi il problema è sempre il paese e le compagnie che vi operano.
Io ad esempio vivo alle Mauritius, paese che certo non è tra i più avanzati al mondo eppure questo problema non esiste e lo stesso valava quando vivevo in Francia.
La connessione ad internet qui alle Mauritius la si puo' aver anche tramite box WiFi, il loro è un box nel caso della mia compagnia MyT preso in prestito da Orange, compagnia francese e si chiama Livebox, come hanno risolto il problema?? In modo semplicissimo, sotto la LiveBox ci sta una chiave di rete, ovvero la classica password di rete, univoca per ogni Livebox come fosse un MAC address, non appena attivi la LiveBox il tuo pc riconosce il punto di accesso ma se non inserisci la chiave non accedi e non navighi.
Quindi se il mio vicino di casa accende il pc, di sicuro troverà la mia Livebox ma senza inserire la chiave non potrà andare mai su internet a mie spese.
Io ho circa 3 punti di accesso riconosciuti, ovvero le Livebox dei miei vicini, ma navigo solo con la mia perchè non conosco le password degli altri box.
Il problema come vedi è facilissimo se lo si vuole risolvere, ma si sà in Italia fanno sempre i furbi o credono di esserlo!!
Archinauta ha detto…
Infatti il problema sarebbe facilmente risolvibile, basta solo volerlo.

In Italia invece si è venuta a creare questa situazione paradossale.

Una volta vorrei vedere cosa succede passeggiando per il centro di un città con il portatile acceso.... probabilmente potrei entrare nei PC di migliaia di persone ed approfittarne.

Ti dirò di più... probabilmente c'è già chi lo fa e i danni provocabili sono incalcolabili.

Secondo me questo comportamento, quello cioè di dare dei router preconfigurati per essere aperti al modo, è criminale... dovrebbe occuparsene qualche associazione dei consumatori.
Kas ha detto…
Mi trovi pienamente d'accordo, immagina che una persona tempo fa mi disse che lui da mesi ad insaputa del suo vicino viaggiva su internet a sue spese. Già questo nel suo piccolo è un crimine!!!
Solo che se in Italia ti allacci al contatore di un'altro e l'Enel ti scopre ti fa causa e passi guai ed appunto per evitarlo hanno inserito i contatori digitali che oltre a prevenire sono stati un bell'appalto e una bella violazione della privacy del cittadino, nel caso del modem e WiFi per adesso devono raccogliere soldi, spremere il cittadino, fare quanti più utenti possibili e quindi il resto sono solo problemi secondari.
Come sempre scelgono delle priorità ma che giocano a loro favore e mai in favore del consumatore.
In tema di associazione dei consumatori, ahimè quella italiana non me ne vogliano, si sveglia sempre in ritardo e se colpisce lo fa sempre di striscio, d'altronde secondo la logica di Beppe Grillo, qualche capoccia delle varie associazioni sarà anche dirigente in altre società con quindi evidente conflitto di interessi :o)) o no????

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